Musica negli anni '80: non mi ricordo l'anno esatto in cui é cominciato il mio rapporto con la musica, ma mi ricordo il giorno, e anche l'ora: venerdi, alle 12.48. Era l'orario d'inizio su radiodue della top ten dei 45 giri, un appuntamento imperdibile, a cui giungevo correndo a casa da scuola: il mitico conto alla rovescia introduceva a un appuntamento in cui la facevano da padrone i bambini di allora. Quasi con pudore, i presentatori, che magari ascoltavano i King Crimson, i Pretenders, o Lou Reed, dovevano annunciare l'ennesima settimana al numero uno per "Carletto", o per la sigla di Goldrake, o dell'Ape Maia. Se non altro, si potevano rifare al sabato mattina, quando la classifica dei 33 giri era un po' più adulta, per il fatto che Corrado o i Cavalieri del re non avevano abbastanza materiale per incidere un long playing.
E allora, arrivava il momento dei grandi cantautori italiani, l'ultimo Battisti, Battiato, Claudio Baglioni, De Gregori, Lucio Dalla.. e arrivavano i campioni stranieri, i Pink Floyd, i Police, i Supertramp, Bruce Springsteen. Quello che si era solo ascoltato nei due giorni precedenti, diventava poi immagini nei due programmi culto della domenica: "Superclassifica show" e "Discoring". Il primo, piú orientato verso la classifica degli album, vedeva la presenza di tre personaggi di fantasia davvero mitici: il supertelegattone Oscar, che cantava la sigla in forma di cartone animato e poi si materializzava in forma di pupazzo, il deejay X, un fotomontaggio di un globo da discoteca con occhi e bocca umane, e Maurizio Seymandi, il personaggio piú di fantasia del trio, l'uomo dal riporto impossibile. Non che a Discoring si facessero mancare qualcosa, anzi: la donna mitragliatrice Anna Pettinelli, l'inarrivabile Cecchetto, e i duo fantasia francese: Jocelyn e l'unico e solo Awana Gana, una specie di fricchettone anni '70 con anelli dappertutto. Ma a tutti loro va il mio grazie, per avermi fatto conoscere monumenti come i Rockets, Alberto Camerini, Sandy Marton, Tracy Spencer, Plastic Bertrand, e canzoni che ricorderò sempre, come "Reality", "Moonlight shadow", "Jeopardy", "Eye in the sky". Bentornati, quindi, nelle classifiche della musica degli anni '80.
La prima, importante separazione dei membri di una band avviene a inizio 1980, quando gli Eagles cessano le attività, per insanabili divergenze tra i due leader Glenn Frey e Don Henley. A fine 1980, a seguito della morte del batterista John Bonham, ma molto più per frizioni interne al resto della band, si sciolgono i Led Zeppelin. Un'altra band storica, gli Who, si separa nel 1982, al termine del "Farewell tour". Pete Townshend è indicato come la causa scatenante per lo scioglimento. Sempre nel 1982, Debbie Harry si separa dai Blondie. Simon e Garfunkel decidono di proseguire per strade separate nel 1983, l'anno in cui Roger Waters lascia i Pink Floyd, che tecnicamente, però, non si sciolgono. Gli Wham si dividono nel 1986, ne trarrà molto più beneficio George Michael. Stesso anno per la chiusura delle attività per i Clash e i Culture club. Morrissey lascia gli Smiths nel 1987, l'anno dopo è l'ultimo insieme per i Supertramp e gli Ultravox.
I Depeche mode si formano come band nel 1980, come Annie Lennox e Dave Stewart, gli Eurythmics, e Michael Stipe e soci, i R.E.M.. Le Bangles e i Beastie boys non hanno molto in comune, se non l'anno di inizio dell'attività, il 1981, che condividono con Metallica e Culture club, anche loro "abbastanza diversi". Gli A-ha e i Public enemy iniziano nel 1982, i Bon Jovi, gli Stone Roses e i Red hot chili peppers nel 1983, i Guns n' Roses e i Radiohead nel 1985. Cominciano a suonare insieme nel 1986 i Manic street preachers e gli Stone temple pilots, l'anno dopo un terzetto di ragazzi di Seattle si riunisce a fare musica con il nome di Nirvana. In mezzo a un fiorire di boy band, cominciano nel 1988 anche i Blur, capostipiti della futura rinascita del britpop degli anni '90.