90° minuto

Paolo Valenti

Quando non c'era Sky o il digitale terrestre, e l'unico calcio di domenica era la sintesi di un tempo di una partita di serie A, alle 18,15 il popolo calciofilo scattava davanti ai teleschermi, dove con affabile cortesia Paolo Valenti ci faceva vedere i gol delle partite, e teneva a bada un esercito di inviati dai campi, molto più simili a maschere della commedia dell'arte che a giornalisti. Gianni Vasino da Milano, con la sua faccia cinerea, che si beccava con "o guappo" Luigi Necco da Napoli, sempre in mezzo a frotte di tifosi, Giorgio Bubba da Genova, più che un uomo, un'onomatopea, Marcello Giannini da Firenze, Cesare Castellotti da Torino, più impietrito della Mole, e poi il mitico Tonino Carino da Ascoli, che pensava che la sua partita fosse sempre la più importante. E da Roma, Bisteccone Galeazzi 50 chili fa, senza dimenticare Ferruccio Gard da Verona, che con il suo fisico da impiegato del catasto fu il primo testimone dello scudetto del Verona. Tutto questo, e anche la serie B, nei 45 minuti più visti del calcio settimanale, quando un 13 al totocalcio ti poteva ancora cambiare la vita, nel programma che per me significava inevitabilmente che il fine settimana era finito..

Popcorn

Foto di gruppo per Popcorn

Programma musicale prodotto dalla Fininvest come alternativa a Discoring, indirizzato più a un pubblico di giovanissimi, Popcorn andava in onda tutti i giorni in una fascia pomeridiana, e poi proponeva una trasmissione più corposa al sabato pomeriggio, cercando di giocare di anticipo su Discoring e lo stesso Superclassifica show. La formazione di presentatori era senz'altro di livello, comprendendo Sammy Barbot, Augusto Martelli, il compositore di quasi tutte le sigle dei programmi del biscione, Claudio Cecchetto, creatore del programma con il nome di "Chewingum" quando Canale 5 si chiamava ancora TeleMilano, Mauro Micheloni, Ronnie Jones e Max Pagani.

Help

Fabrizia Carminati conduce Help

Fabrizia Carminati, valletta di Mike, viene promossa conduttrice di questo quiz dedicato alla storia della musica e dei suoi protagonisti. Affiancata prima dallo sconosciuto Stefano Santospago, poi da Marco Columbro, e infine dai gatti di Vicolo Miracoli, la bionda presentatrice interroga i concorrenti sulle loro conoscenze musicali, e sulla vita artistica del personaggio ospite in studio (tra gli altri, Gino Paoli, Califano, Bobby Solo, Anna Oxa, Fred Bongusto..) nella settimana. Dopo un intermezzo alla slot machine, in cui il concorrente può aumentare o azzerare la propria vincita, si arriva al gioco finale, quello del "flipperone", un giganteso flipper che colpito nei punti giusti rivela spezzoni della canzone che il concorrente deve individuare per portare a casa il montepremi.

M'ama non m'ama

Lo studio di m'ama non m'ama

Rete 4 si inventa un nuovo quiz-show con la formula del "dating game", un programma in cui non è escluso un dopo-programma.. Condotto da Marco Predolin e la valletta storica di Mike Bongiorno Sabina Ciuffini nella prima edizione, e poi da Predolin e Ramona Dell'Abate, in ogni puntata due "cacciatori" si contendevano quattro "prede" rispondendo a domande le cui opzioni erano solo "vero" o "falso". Nel gioco finale il vincitore poteva aggiudicarsi un premio rispondendo a domande di cultura generale sui petali dell'enorme margherita ricostruita in studio. Molti personaggi diventati poi più o meno famosi hanno partecipato al quiz: Francesca Dellera, Corrado Tedeschi, Giorgio Mastrota, Maria Grazia Cucinotta e un giovanissimo Rocco Siffredi.

Te lo do io il Brasile

Grillo e i suoi appunti di viaggio dal Brasile

Quando Beppe Grillo faceva ancora il suo mestiere, riusciva a catalizzare l'attenzione di milioni di telespettatori anche con programmi a basso costo come questi suoi appunti di viaggio comici in Brasile. Dopo aver "fatto le prove" con il precedente viaggio nell'America dei turisti italiani, Grillo porta in prima serata i suoi ricordi dal Brasile, e ovviamente lo fa a modo suo: cosí, più che mostrare le bellezze naturali del Paese sudamericano, costruisce sketch basati sulla differenza tra il nostro Paese e quello di Zico, il carnevale e la macumba. Si ride per la sua mimica inimitabile, e perchè in effetti ci si riconosce nelle manie, nei tic, nelle esagerazioni del nostro Paese, di fronte alla serenità di gente che letteralmente non sà di cosa vivere, ma che tira avanti con un sorriso, e il sole nel cuore. In studio, ospiti molti artisti brasiliani, soprattutto cantautori.

Test

Emilio Fede

Prima incursione al di fuori dello studio del TG1 per Emilio Fede, "Test (giocare a conoscersi)", intrattiene il pubblico con, appunto, test e prove di abilità che forniscono un'analisi psicologica dei concorrenti, che si cimentano con una serie di prove proposte da esperti del comportamento, come il prof. Enzo Spaltro. Sfruttando il momento di grande popolarità della materia, anche il pubblico da casa è invitato ad armarsi di "carta, penna e calamaio" per scoprire le proprie qualità nascoste o il motivo di alcuni strani comportamenti. Gli "inevitabili" collegamenti esterni sono condotti da Patricia Pilchard, la prezzemolina Ramona Dell'Abate e Simona Izzo.

Record

Cesare Cadeo

Presentato inizialmente da Cesare Cadeo, il volto storico dei primi anni di Canale 5, e poi dall'ex atleta Giacomo Crosa, "Record" si propose come trasmissione sportiva a tutto tondo, e non la solita minestra calcistica. Dan Peterson e Rino Tommasi erano gli opinionisti di punta e parlavano di sport americani, pugilato e tennis, il poco simpatico Mario Cotelli, ex ct della valanga azzurra di sci, polemizzava con i protagonisti degli sport della neve. La grande voce del calcio internazionale Giuseppe Albertini faceva una panoramica dei campionati europei di calcio, mentre l'ospite fisso Enzo Bearzot commentava la serie A e dava consigli ai giocatori del totocalcio. Una giovanissima Paola Perego debuttava come valletta, mentre per un breve periodo Cadeo condusse "Super record", quiz a tema sportivo, con al suo fianco Alba Parietti.

Quo vadiz?

La sigla del programma di Nichetti

Tentativo poco fortunato di Rete 4 di partecipare alla lotta dei grandi show, nonostante i faraonici costi di produzione di oltre 300 milioni di lire a puntata, Quo Vadiz? ebbe se non altro il merito di essere originale, con la sua ambientazione nell'antica Roma dei gladiatori. Diretto da Maurizio Nichetti, stralunato regista di film altrettanto stralunati, prevedeva balletti, quiz e sketch comici, tutti ovviamente a sfondo storico. Essendo Nichetti non troppo alto, i conduttori erano a lui parametrati, il duo Don Lurio - Sydne Rome, tre metri in due e continui svarioni linguistici che all'epoca sembrava andassero tanto di moda. Umberto Smaila è "Remo, il presentatore scemo", e con gli altri gatti di vicolo Miracoli conduce "Una ciste per Catullo", il quiz dell'antica Roma. Boldi fa la parodia di "Dallas", mentre Nichetti conduce "Tototorta", in cui i telespettatori devono indovinare chi tra i tre attori di un filmato si beccherà una torta in faccia. Tra gli ideatori e scrittori del programma, Gabriele Salvatores e, si dice, addirittura il Cavaliere in persona.

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