Superflash

Mike a Superflash

Mike Bongiorno lancia il quiz show, facendo diventare "super" il programma che si è portato in dote dal suo trasloco dalla Rai, e dedicando un grande spazio agli sponsor, che fanno lievitare le vincite dei concorrenti a livelli record. Dopo la prova iniziale detta "Copertina", in cui si gioca a scoprire un personaggio famoso nascosto dietro 16 tessere di un tabellone, si passa a "L'inchiesta", basata su sondaggi di opinione raccolti dalla Abacus, il servizio di statistiche che ha sostituito la mitica Doxa. Momento centrale del programma è "Il giornalone", mutuato dal vecchio "Rischiatutto", con il tabellone diviso in sei argomenti (cronaca, politica, spettacolo, sport, attualità, pubblicità) con 3 domande ciascuno. Tra le caselle si nascondono i jolly e, azzeccata novità, la casella arcobaleno, che dà in beneficenza il 20% del valore della casella (200.000 lire). Nel momento del raddoppio, si lascia da parte la fortuna, e i concorrenti rispondono a domande sulla materia di competenza: Salvatore Varia, medico palermitano vincitore delle finali tra i campioni, rispondendo a domande sulla Nazionale di calcio ai Mondiali vinse 147.920.000 lire, Alessandro Amadori, che rispondvae a domande sulla storia della psicanalisi, arrivò a 153 milioni di lire, il colorato Roberto Rosi, tifoso della Nazionale brasiliana di calcio, vinse 66 milioni di lire ma rimase il campione più simpatico per la sua verve e passione. Successo clamoroso per il programma, con medie di ascolto di 10 milioni e punte da 17, e per la sigla di coda di Dario Baldan Bembo, "Amico è".

Deejay television

La sigla di deejay television

Italia uno, la rete "giovane" Fininvest, intuisce l'importanza del nuovo fenomeno dei video musicali, e in simbiosi con radio deejay, che trasmette in contemporanea in radio e oltre al nome presta al programma i propri conduttori, vara un nuovo format veloce e spigliato, pieno di immagini e con poche chiacchere. Gerry Scotti, Amadeus, Linus, Fiorello e Jovanotti versione "gimme five" sono i volti storici del programma, ma tra i vari "veejay" ci sono anche Pieraccioni, Kay Rush e Sandy Marton. All'interno del programma, spazio anche ai messaggi del pubblico da casa, alla classifica dance e alla Europarade, classifica settimanale dei venti dischi più venduti nel vecchio continente.

Viva le donne

Amanda Lear e Andrea Giordana

Amanda Lear e Andrea Giordana costituiscono l'affiatata coppia padrona di casa del popolare "game show" di canale 5, che vede una serie di belle ragazze contendersi il titolo di "donna più", attraverso classiche prove da concorso di bellezza e altre più originali, come la prova di seduzione, che avviene in esterno ed è documentata da una candid camera, in cui le ragazze devono mostrare il loro fascino facendo compiere a malcapitati di passaggio prove che li mettono in imbarazzo e in ridicolo. Tornate in studio, le ragazze si confrontano anche in comizi su temi di "stretta attualità", come "Che sistemi useresti per rubare il ragazzo a una tua amica?". Una giovanissima Parietti tra le vallette dello show, una altrettanto giovane Simona Ventura tra le partecipanti.

Pronto Raffaella?

La Carrà al telefono

Ci voleva la Raffa nazionale, per far scoprire alla Rai il potenziale della fascia di mezzogiorno, quando le famiglie si stanno preparando per il pranzo: con un contenitore di canzoni, balletti e sketch comici (debutto in televisione di Fabio Fazio come imitatore), la Carrà tocca ascolti record di 14 milioni di spettatori e incolla intere famiglie al telefono per giocare all'ignobile giochino del barattolo di vetro pieno di fagioli, basato, appunto, sul dover indovinare il numero di fagioli contenuti in un contenitore di vetro. Alcuni casi di attualità in studio e telefonate da casa creano poi il mito di "Nostra signore delle lacrime", vista la facilità della padrona di casa di commuoversi e far sgorgare i lacrimoni, che D'Angelo parodierà in modo geniale a "Drive in".

Zig Zag

Raimondo Vianello e una concorrente di Zig Zag

Primo programma della fascia preserale di Canale 5, vede Raimondo Vianello nel ruolo di simpatico padrone di casa, alle prese con i soliti bisticci con la moglie Sandra. Affiancato dall'ex miss Italia Simona Mariani, e con il simpatico Enzo Liberti nel doppio ruolo di arbitro dei giochi e spalla comica, Vianello conduce i concorrenti in giochini bizzarri, come quello che prevede di indovinare un numero di telefono ascoltando solo il rumore degli scatti sul disco, quello del jukebox, in cui devono continuare a cantare una canzone dopo che questa viene interrotta, e sopratutto il gioco del contenitore, in cui degli oggetti inseriti in un contenitore devono essere identificati solo attraverso il contatto con dei guanti. A fine settimana, grazie agli indizi accumulati nelle varie puntate, bisogna risolvere un quiz geografico, con un premio finale che arriva a 20 milioni di lire.

Quelli della notte

Renzo Arbore

Il grande manipolatore del mezzo televisivo Renzo Arbore, già "colpevole" di fenomeni come "L'altra domenica", crea questo programma volutamente caciarone, sgangherato, che mostra un'Italia cialtrona dove scherzano e filosofeggiano in allegria tanti personaggi-maschere. Da Catalano, il filosofo dei ragionamenti lapalissiani ("Meglio dal vivo che dal morto") e Nino Frassica nei panni di frate Antonino da Scasazza, i cui libri di Sani Gesualdi andranno addirittura nella lista dei bestsellers, a Ferrini, rappresentante di pedalò, e Roberto D'Agostino, critico dell'effimero. E ancora, Andy Luotto vestito da arabo (ma minacce non troppo velate da un associazione islamica lo convinceranno ad abbandonare il personaggio), Simona Marchini che sogna di vivere in una telenovela, e Riccardo Pazzagli, filosofo della napoletanità. Dirige, stuzzica, provoca tutti Renzo Arbore, che si esibisce anche nella sua passione, il jazz, con la "New patetic elastic orchestra". Grande successo di critica e pubblico, prepara il campo a "Indietro tutta". Successo strepitoso per la sigla, "Ma la notte no".

Jonathan dimensione avventura

Fogar in uno dei suoi viaggi avventurosi

Il compianto Ambrogio Fogar presenta il primo magazine dedicato all'avventura e agli sport estremi, quando questo termine ancora non esisteva: dai reportage delle sue spedizioni e imprese, alle interviste e ai ritratti dei grandi protagonisti dell'avventura, come Messner e Jacques Mayol, Fogar fà conoscere agli italiani anche luoghi bellissimi e impervi, pieni del fascino dell'ignoto e del pericolo, come l'Amazzonia e la Patagonia. Partito in sordina, il programma conquista un pubblico sempre maggiore, e Fogar, che in effetti a volte dà un po' l'impressione di "gonfiare" le sue imprese, si guadagna la sua bella parodia al Drive in, insieme al mitico cane Armaduk con il quale era arrivato al Polo nord.

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